Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: L'ombra della montagna

Autore: Roberts Gregory David

Editore: Neri Pozza

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2015, Pagine: 1081


Autore
Gregory David Roberts, nome di nascita: Gregory John Peter Smith (Melbourne, giugno 1952), è uno scrittore australiano.



La storia
Lin, evaso da una prigione australiana, a Bombay diventa Shantaram, l’uomo della pace di Dio.
Dopo la morte di Khaderbhai, il filosofo a capo della più potente Company della città, lo sostituisce Sanjay che, avido e violento, coinvolge la Company anche in attività rifiutate dal suo predecessore come il controllo della prostituzione e il mercato della droga.
Lin continua ad occuparsi della valuta e della falsificazione di documenti ma si trova coinvolto, suo malgrado, in una sanguinosa guerra per il controllo dalla città tra la Company di Sanjay e un’altra emergente Company, quella dello Scorpione.
Rimangono accanto a Lin il coraggioso e fiero Abdullah, lo stravagante Didier… mentre un tragico destino colpisce altre persone a lui care.
Ritorna Karla, affascinante e misteriosa: insieme a lei più volte Lin incontra Idriss, un saggio indiano che nella pace della montagna aiuta il protagonista a ritrovare se stesso.


Recensione
L’ombra della montagna è l’attesissimo seguito di Shantaram, best seller internazionale letto, vissuto e amato da milioni di lettori.
Questo secondo romanzo, come il primo, cattura il lettore per il fascino della scrittura, per la ricchezza degli avvenimenti (solo in parte sono stati esposti nella trama) e per la varietà dei personaggi, tuttavia presenta dei limiti rispetto al primo a cominciare dallo stesso protagonista.
Infatti Shantaram è più sbiadito e nei dialoghi con Karla, che ha perso un po’ del fascino iniziale, risulta a volte irritante, come la stessa Karla.
Alcuni nodi narrativi hanno poi uno scioglimento a lieto fine banale e semplicistico, poco coerente e poco realistico se si considera la situazione generale.
Interessante la figura di Idriss ma protagonista di riflessioni filosofiche un po’ noiose, come lo sono gli aforismi ripetuti di Karla.
Deludente? In parte… ma da leggersi comunque, se non altro come gesto d’affetto nei confronti di Shantaram.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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