Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il monaco inglese

Autore: Montaldi Valeria

Editore: Rizzoli

Argomento: Romanzo storico

Anno: 2006, Pagine: 460


Autore
V. Montali vive e lavora a Milano. Autrice di successo, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. I suoi romanzi precedenti sono stati tradotti e venduti in molti Paesi.


La storia
Le vicende si svolgono a metà Duecento, nel Comune di Milano.
Protagonista del romanzo è un monaco inglese, frate Matthew che, dovendo espiare alcune colpe del suo passato, lascia il suo Paese e, dopo diversi spostamenti, si ferma a Milano, presso il monastero di S. Simpliciano dove l’abate, legato a frate Matthew da vecchia amicizia, gli chiede consiglio e aiuto per risolvere una difficile situazione provocata dall’avidità di un mercante milanese.
L’uomo, Birago, ha provocato dolore e sofferenza anche ad altre persone: avendo, infatti, sedotto una serva (circa 20 anni prima) l’ aveva poi cacciata facendole abbandonare la bimba, Anselma, nata dal loro rapporto, poi presentata come figlia legittima di Birago e di sua moglie Poma.
Diventata adulta, Anselma viene data in moglie al discendente di una prestigiosa famiglia milanese, i Della Torre; questa parentela rende Birago un personaggio ancora più prestigioso nel Comune anche se cresce il malumore popolare nei confronti sia suoi sia di altri prepotenti mercanti che non assolvono i loro debiti, mettendo in difficoltà, così, i piccoli artigiani del Comune.
Una rivolta popolare, poi, costringe Birago alla fuga, intanto Anselma, conosciute le sue origini, cerca la sua vera madre, Petra, frate Matthew, già legato da amicizia con Petra, ne conosce le tristi sventure...


Recensione
Il romanzo è inserito in un contesto storico presentato in modo abbastanza fedele, anche se non approfondito. I personaggi sono numerosi, più di quelli presentati nella trama, ma poco delineati, poco "vivi". Le vicende narrate , che potrebbero essere anche coinvolgenti, sembrano frammentarie, anche perché i capitoli sono troppo brevi.
Il filo conduttore si frantuma in continuazione e, personalmente, non ho l’impressione di leggere un’opera organica né unitaria. Il linguaggio è semplice, anche troppo, poco elegante e un po’ disadorno.


Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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