Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Suden
Autore: Ani Friedrich
Editore: emons
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2015, Pagine: 317
La storia
Tabor Suden, ex poliziotto, lavora come detective presso una piccola agenzia di investigazione che si occupa, in prevalenza, di persone scomparse. Il caso che gli viene affidato è piuttosto complesso: un oste, Raimond Zacherl, è scomparso misteriosamente da due anni senza lasciare alcuna traccia. La polizia da tempo ha abbandonato la ricerche definendo l’uomo ‘scomparso’ ma la moglie, Ilona, non si è mai rassegnata e per questo incarica l’agenzia dove lavora Tabor di riprendere le ricerche. Il detective più volte interroga Ilona e frequentando gli ambienti in cui l’oste lavorava e viveva, cerca di immedesimarsi in lui per comprendere le cause della sua sparizione.
Interrogando il personale del ristorante, Tabor cerca di interpretare gesti e silenzi dello scomparso convincendosi che Zacherl è un uomo triste che ha semplicemente cercato di rifarsi una vita, più autentica e felice.
Ci sono però anche altre ipotesi, forse è stato vittima di un rapimento, forse è stato coinvolto in affari loschi… naturalmente solo nelle ultime pagine lo svelamento del mistero.
Recensione
Questo romanzo costituisce l’esordio per Friedrich Ani, già considerato una delle voci migliori del giallo tedesco.
In realtà la vicenda ha poco del giallo tradizionale: è limitata la suspense, non ci sono colpi di scena significativi e la conclusione non è poi così inaspettata.
Ad ogni modo, anche se “giallo ma non troppo” il romanzo è di gradevole lettura: sono dedicati spazi all'indagine introspettiva dei protagonisti ma l’autore riesce sempre ad imprimere alla narrazione un ritmo piuttosto dinamico.
La scrittura, sebbene non particolarmente brillante, non è neanche piatta né scialba: insomma, un romanzo da leggere con piacere.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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