Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Quel che resta del giorno

Autore: Ishiguro Kazuo

Editore: Einaudi

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 1989, Pagine: 271


Autore
L'autore è nato a Nagasaki nel 1954 e si è trasferito con la famiglia in Inghilterra nel 1960. Tutti i suoi romanzi sono tradotti da Einaudi.


La storia
1956: Darlington Hall è una splendida e antica dimora di nobili inglesi ma da qualche anno, in seguito alla morte di Lord Darlington, di proprietà di un ricco americano, Mr. Farraday che, con l’abitazione, ha “acquistato” anche la servitù, guidata dal maggiordomo “storico” della residenza, il distinto e signorile Mr. Stevens.
Su suggerimento proprio del suo datore di lavoro, Mr. Stevens si concede una breve vacanza di una settimana durante la quale compie un viaggio alla scoperta della campagna inglese e dei suoi villaggi per lui in effetti sconosciuti.
Il viaggio diventa per Mr. Stevens anche l’occasione per compiere un altro tipo di percorso, infatti rivive nella memoria le tappe più significative della sua esistenza a Darlington Hall, ricorda visi, situazioni, vicende…sottoponendo a verifica le sue reazioni e i suoi comportamenti, rigorosamente ispirati alla dignità del suo ruolo e del nobile casato per il quale lavora.
L’ultima tappa prima del ritorno è l’incontro con Miss Kenton, ex governante di Darlington Hall.
E’ da questo incontro che il protagonista avverte di non aver, forse, mai vissuto veramente e quel che resta del giorno, prima del tramonto, è troppo breve per farlo…


Recensione
Delicato ed elegante, questo romanzo, con toni melanconici e raffinati, mostra uno spaccato della nobiltà inglese con particolare riferimento al periodo tra le due guerre quando a Darlington Hall, su iniziativa del padrone di casa, rappresentanti degli stati europei si incontrano per affrontare delicate questioni politiche. Dal racconto si colgono gli errori di valutazione politica del lord inglese che, nel tentativo di salvare la pace, è troppo accondiscendente nei confronti del nazismo, come, d’altra parte, sono anche altri esponenti delle classi dirigenti europee.
Il maggiordomo giustifica sempre l’agire del suo padrone: Mr. Stevens è un maggiordomo irreprensibile e calato nel suo ruolo al punto tale che per lui il suo onore e quello di Lord Darlington coincidono, infatti nella sua vita non esistono spazi privati perché è totalmente dedito al suo lavoro e al suo compito, quasi una missione che lo fa comunque sentire partecipe della Storia , anche se da lui solo sfiorata e vissuta di riflesso.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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