Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Secretum
Autore: Monaldi Rita-Sorti Francesco
Editore: Baldini e Castoldi
Argomento: Romanzo storico
Anno: 2015, Pagine: 832
Autore
R. Monaldi e F. Sorti, giornalisti, sono sposati e vivono con i loro figli tra Roma e Vienna.
La storia
Roma, 7 luglio 1700
Villa Spada è in fermento: cuochi, servitori, falegnami, architetti, giardinieri, ricamatrici,…si affrettano nei preparativi per la festa di nozze del nipote del Cardinale Fabrizio Spada.
Per questa occasione saranno accolti nella villa molti ospiti importanti, ciascuno con il rispettivo seguito: si tratterranno per una settimana, tanto lungo sarà il periodo dei festeggiamenti.
Tra i servitori impegnati nella febbrile attività è coinvolto il nanetto protagonista-narratore di Imprimatur (vd. Recensione) che, dopo 15 anni, rivede l’abate Atto Melani, anche lui ospite del Cardinale Fabrizio.
Il narratore più e più volte aveva cercato di ricevere, inutilmente, sue notizie e ora se lo trova di fronte, un po’ invecchiato ma ancora determinato e vigoroso.
Diviso tra affetto e risentimento, il narratore, di nuovo, così come era accaduto alla Locanda del Donzello, viene coinvolto dall’abate nelle sue oscure macchinazioni.
“Agente segreto” per conto di Luigi XIV, Melani racconta molte vicende riguardo Re Sole, giustificando la sua presenza con l’imminente conclave ( viste le condizioni di salute del Papa )sul quale Re Sole vuole esercitare la sua influenza: per questo scopo Atto “assume” il giovane chiedendogli di essere i suoi occhi e le sue orecchie, annotando minuziosamente tutto ciò che vede e sente dai Porporati e dai principi, convenuti in così gran numero a Villa Spada.
Il narratore, aiutato anche dalla moglie, la bella Cloridia, svolge il suo incarico mentre distribuisce succulente portate durante i faraonici banchetti o mentre sorregge torce fumanti per illuminare, durante la notte, gli stravaganti e lussuosi divertimenti serali degli ospiti.
Il soggiorno dell’abate a Roma è però legato ad un altro motivo che il protagonista scopre frugando di nascosto nella camera di Atto: infatti Melani funge anche da tramite tra Maria Mancini (nipote del cardinal Mazzarino), primo e unico amore di Re Sole, e lo stesso Re Cristianissimo per affari segreti che riguardano la successione al trono di Spagna, vista l’imminente dipartita di Carlo II privo di eredi.
Un altro avvenimento, più contingente, coinvolge il narratore: un importante opuscolo scritto da Atto viene rubato e, se arrivasse in mai sbagliate, lo stesso Abate correrebbe molti rischi.
Questo è il terzo filo narrativo (oltre al Conclave e alla successione al trono di Spagna) e riguarda una serie di avventure e di pericoli, vissuti dal narratore, dallo stesso Atto e dallo sbirro Sfasciamonti, assoldato da Atto, sullo sfondo di un’altra dimensione di Roma, opposta a quella sontuosa di Villa Spada, caratterizzata dai cerretani.
Vagabondi, miserabili, accattoni che vivono di espedienti truffaldini, i cerretani popolano le vie di Roma di giorno e di notte, in particolare ora (nel 1700) quando il Giubileo indetto da Papa Innocenzo XII attrae nella Città Eterna pellegrini in gran numero, facilmente gabbati o abilmente derubati dai finti mendicanti o dagli abili imbonitori, anche tali, infatti, sono i cerretani.
E’ con questa massa sudicia e informe che Melani e il narratore devono scendere a patti per recuperare l’importante documento rubato mentre la doppia azione di spionaggio, per l’abate e sull’abate, condotta dal protagonista lo conduce a risultati incredibili, in quanto diventa non solo testimone ma anche co-artefice di avvenimenti storici di portata mondiale.
Recensione
Con questo vasto e ampio romanzo continua la storia dell’abate Melani e del nanetto narratore iniziata con Imprimatur e che continuerà con altri 5 romanzi.
Riguardo alle complesse vicende editoriali del primo romanzo (e in parte dei successivi) si rimanda alla recensione di Imprimatur a cui Secretum non è di certo inferiore, anzi, questo secondo romanzo è anche più godibile del primo per il suo essere, secondo me, più arioso.
Dal punto di vista storico, il libro è frutto di un lavoro di ricerca impegnativo e meticoloso: le vicende storiche sono presentate nelle loro pieghe oscure, con i maneggi, gli accordi poco trasparenti, i giochi di interesse… che rendono quella storia e quell’epoca di sconcertante attualità , come lo è, d’altra parte, ogni fase del passato se filtrata dall’intelligenza e dal desiderio di coglierne il filo nascosto.
Gli accadimenti dei personaggi seguono un ritmo vivace, a tratti incalzante, il lettore non può annoiarsi mentre si inseguono i cerretani o si scorgono figure mostruose nel Vascello, oppure mentre si accompagnano gli ospiti di Villa Spada nel vortice delle danze perché chi legge vive dentro la storia provando i brividi e le emozioni dei protagonisti.
I personaggi, come per Imprimatur, sono tratteggiati con la medesima cura: storici e reali, parto della fantasia ma vivi, escono dalle pagine del libro per accompagnarci in una lettura veramente di gran pregio anche grazie ad una scrittura moderna e settecentesca, di sublime eleganza.
Un romanzo di spessore, di valore artistico e di rara bellezza!
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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