Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Veritas

Autore: Monaldi Rita, Sorti Francesco

Editore: Baldini &Castoldi

Argomento: Romanzo storico

Anno: 2016, Pagine: 780


Autore
R. Monaldi e F. Sorti, giornalisti, sono sposati e vivono con i loro figli tra Roma e Vienna.


La storia
Roma 1711: in seguito al protrarsi della guerra di successione spagnola, una grave carestia attanaglia l’Europa e, con essa, Roma.
Le difficoltà colpiscono anche il garzone del Donzello, ormai un uomo maturo vicino ai 50 anni, e la sua famiglia, più numerosa dopo la nascita di un figlioletto: costretti a vendere il podere, Cloridia e il narratore, come tanti altri, fanno fatica a nutrirsi e a sopravvivere.
Inattesa e ormai insperata, arriva, dopo più di 10 anni, la promessa ricompensa dell’abate Melani: il garzone e la sua famiglia avranno un podere, una casa, un lavoro a Vienna, l’unica città d’Europa, come poi i protagonisti scopriranno, dove ancora l’opulenza, l’eleganza, la ricchezza…fanno quasi dimenticare che l’Europa intera è in guerra.
Giunto a Vienna, per il protagonista è amore a prima vista: la capitale cesarea lo affascina come la saggezza e l’intelligenza del grande imperatore Giuseppe I di cui il garzone diventa subito devoto suddito.
Alcuni avvenimenti, in rapida successione, turbano però la serena stabilità che la famigliola ha raggiunto.
Infatti il narratore è incaricato di svolgere alcuni lavori presso Neugebau (il luogo senza nome), uno splendido castello fatto costruire dall’imperatore Massimiliano ma poi non completato e abbandonato: Giuseppe I intende restituire al luogo il fascino e l’eleganza progettati dal suo ideatore ma il garzone e il suo aiutante, il giovane studente povero Simonis, si trovano di fronte ad inquietanti sorprese, come il leone Mustafà (ma anche altri animali feroci) e una misteriosa nave volante di cui solo successivamente i protagonisti scopriranno le potenzialità.
Inoltre, con un preavviso molto limitato, arriva a Vienna l’Agà turco, ambasciatore del Sultano con cui sua Maestà Cesarea ha già firmato un accordo di pace, quindi, si chiede il garzone, perché questo arrivo improvviso?
Egli teme per l’incolumità del suo beneamato Giuseppe I, specialmente dopo che l’Agà consegna al Principe Eugenio di Savoia, grande condottiero dell’Imperatore, un sibillino messaggio in cui si fa riferimento ad un pomo aureo: temendo quei loschi maneggi che ormai il narratore conosce, incarica alcuni studenti amici di Simonis di fare ricerche e di raccogliere informazioni sul Pomo aureo ma sembra che chi si avvicina alla verità sia condannato ad una morte atroce per mano misteriosa.
Il giorno successivo all’arrivo dell’Agà, un altro personaggio fa il suo ingresso a Vienna ma sotto mentite spoglie: il castrato più famoso d’Europa, la spia più abile e fedele del Re Cristianissimo, l’abate Atto Melani.
Il narratore, diviso, come sempre, tra affetto, riconoscenza e risentimento per il lungo silenzio del suo mentore, è anche inquieto perché teme gli intrighi e le oscure trame dell’abate, specialmente ora che Francia e Impero sono in guerra tra loro, e teme, come in passato, di trasformarsi, a sua insaputa, in complice delle macchinazioni dell’abate.
Melani, ormai all’età di 85 anni, non si rassegna ad un ruolo marginale nelle vicende politiche europee, quel ruolo cui oramai è destinato sia per l’età sia per l’ingresso sulla scena politica di nuove, giovani e intraprendenti spie, quindi è giunto a Vienna con una missione quasi impossibile ma che potrebbe restituirgli la fiducia del suo Re.
Il narratore si trova a questo punto coinvolto in avvenimenti che, rapidi e drammatici, si susseguono, fino al terribile epilogo, nell’arco di pochi giorni: studenti poveri e congreghe goliardiche, uno strano custode, servitori ottomani e dervisci orientali, suore e cantanti… questi gli altri attori del dramma che vive il garzone senza riuscire a capire quali siano, veramente, i suoi alleati.


Recensione
Per la recensione, vedere quanto già scritto per Imprimatur e Secretum di cui Veritas costituisce la prosecuzione: ad ottobre il quarto volume.
Anche questo romanzo, come gli altri, è veramente un’opera di letteratura!


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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