Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Spy story love story
Autore: Lilin Nicolai
Editore: Einaudi
Argomento: Giallo
Anno: 2016, Pagine: 248
Autore
N. Lilin, di origine siberiana, è nato in Transnistria nel 1980 e da qualche anno vive in Italia: è autore del famoso romanzo "Educazione siberiana"
La storia
Alesa è un killer della Fratellanza, questa non è una della tante bande criminali che, dopo il crollo dell’URSS, si sono contese a suon di kalashnikov il territorio sovietico, ma la prima organizzazione strutturata del mondo illegale, quella che è riuscita a dominare tutte le altre.
A capo della Fratellanza c’è Rakov, il potente capo che ora, ripulito il suo passato e il suo denaro ma con gli stessi mezzi di prima, sta intraprendendo la sua scalata politica, addirittura candidato alle prossime presidenziali.
Alesa è stato suo fedele per più di 20 anni, una macchina fredda e spietata per uccidere, ma ora, a 45 anni, vuole cambiare vita in compagnia dei suoi compagni più fedeli, gli unici per i quali è in grado di provare empatia, i suoi libri.
E’ impossibile uscire dalla Fratellanza, ma Rakov promette di lasciarlo libero dopo un ultimo incarico che Alesa dovrà svolgere in Italia, a Milano: l’obbiettivo, a disprezzo di tutte le antiche regole della Fratellanza, è una giovane donna.
In questa occasione, Alesa dovrà anche istruire un ragazzo, Ivan, insieme al quale il killer dovrà preparare e organizzare l’attentato, con quella lucidità e con quell’assenza di sentimenti che lo hanno sempre caratterizzato.
Questa volta, però, la situazione è diversa perché Alesa si accorge di essere vulnerabile, di provare sentimenti, di avere un’umanità: è l’incontro con la sua ultima vittima a metterlo di fronte ad un se stesso che aveva sempre negato.
Recensione
Definire questo romanzo un giallo è riduttivo perché è anche molto altro: è un spaccato della società russa dopo la fine dell’URSS, osservata in modo critico e impietoso, è la storia di un uomo e del travaglio della sua coscienza, è una storia di riscatto e redenzione in un contesto in cui sembra non esserci spazio per queste possibilità, è, in conclusione, una storia bellissima e triste raccontata con una scrittura lucida, spietata ma che sa coinvolgere con la potenza delle immagini e delle passioni.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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