Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il mistero di Mangiabarche

Autore: Carlotto Massimo

Editore: E/O

Argomento: Giallo

Anno: 1999, Pagine: 256


Autore
Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956,vive a Cagliari.
Considerato uno dei maggiori esponenti del NOIR mediterraneo, ha pubblicato diversi romanzi, tradotti in vari paesi.
È anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti.


La storia
L’investigatore privato Marco Buratti, detto Alligatore, riceve una richiesta da un avvocato sardo,Columbru: da due anni non riceve notizie di suo figlio Toni, latitante da cinque per appartenenza a gruppi politici armati extraparlamentari.
L’Alligatore, in breve tempo, viene a sapere che Toni è morto e lo comunica all’avvocato che , però, ha un altro incarico per lui.
Quando, infatti, Marco si reca nello studio per comunicare l’ esito delle sue ricerche, trova ad attenderlo tre colleghi di Columbru. Hanno trascorso due anni in carcere , poi sono stati riconosciuti innocenti, perché ingiustamente coinvolti nell’ omicidio dell’ avvocato Siddi.
I tre sono addirittura convinti che Siddi sia vivo e chiedono a Buratti di scoprire la verità.
L’ Alligatore, insieme al suo socio Rossini, contrabbandiere e malavitoso con un suo codice d’onore, si trova ad affrontare un’ organizzazione criminale potente e spietata, legata al traffico di droga e alla repressione del movimento per l’indipendenza della Corsica.


Recensione
Anche questo NOIR, come gli altri dell’autore, ha un ritmo serrato, una struttura solida e coerente e protagonisti, l’Alligatore e Rossini che, alla fine, suscitano una certa simpatia , sebbene agiscano nell’illegalità o si facciano giustizia da soli, come fa Rossini.
Le vicende narrate presentano ambienti giudiziari e politici corrotti, con ufficiali di polizia che si possono "comprare" e una dimensione umana in cui regnano la violenza e l’egoistico interesse.
E’ un bel giallo ma, come gli altri, per un pubblico adulto in grado di distinguere tra la LEGGE e quegli individui poco onesti che dovrebbero farla rispettare ma che sono i primi a tradirla (speriamo siano pochi ).


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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